SPECIALE NELLA CORTE DELL’ARBAT

Padre della canzone d’autore russa, Bulat Okudžava forma con Vladimir Vysockij e Aleksandr Galič la triade sacra dei “bardi”, i “poeti con la chitarra” che riannodarono con ballate essenziali il filo della speranza nel cosiddetto periodo della stagnazione (1960-1985). Le sue canzoni sono un patrimonio di poesia che affonda melodicamente nel ricco folklore georgiano e armeno (le terre del padre di Bulat, fucilato durante il terrore staliniano, e della madre inghiottita dal Gulag) e linguisticamente nel gergo popolare degli abitanti dell’Arbat, il quartiere-mondo di Mosca paradigma della vita, della guerra e dell’arte.

Alessio Lega fa rivivere in italiano la magia e l’incanto di questi piccoli miracoli espressivi che, affidati a melodie semplici ma irresistibili ed annodati attorno a storie minime, riflettono le tensioni e le speranze di un intero popolo come accade soltanto nei capolavori della letteratura mondiale e della grande canzone d’autore.

“Alessio Lega è riuscito a rendere in italiano non soltanto il senso delle poesie canzoni di Bulat Okudžava ma, soprattutto, lo spirito che le ha caratterizzate nel tempo. Nella versione poetico-ritmica che ha realizzato emergono la lirica semplicità delle storie, la profondità dei temi, la delicatezza dello stile.” (Gian Piero Piretto)

Il cd-book nasce in contemporanea al volume con CD allegato di Giulia De Florio, Bulat Okudžava. Vita e destino di un poeta con la chitarra e l’uno e l’altro sono stati presentati, in anteprima nazionale, a Sanremo, sul palco del Teatro l’Ariston e presso la sede del Club Tenco, all’interno della 42 Rassegna sulla canzone d’autore.

Entrambi i progetti sono usciti per SQUILIBRI EDITORE.